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Maratona d’Italia 2010: fantastico Kosgei in 2h09’00”


Gli arrivati sono stati 1947 nelle varie gare: «La mezza e la 30 km una scelta vincente»

L’ex campione mondiale della mezza maratona ha limato 9” al tempo di Toroitich

Le parole del vincitore: «Non ho mai provato sensazioni così, percorso fantastico»

Rischio primato anche tra le donne: la keniana Wanjiku ha corso in 2h27’16”

Carpi, 10 ottobre 2010 – Era venuto a Carpi per fare il record, c’è riuscito con una gara straordinaria. In una favolosa giornata, ideale per correre, il 32enne keniano Paul Kosgei Malakwen ha vinto la Maratona d’Italia memorial Enzo Ferrari con il tempo di 2h09’00”, che supera il 2h09’09” corso da Haron Toroitich nel 2004 e che migliora anche di 15” il suo primato personale.

Ha rischiato di cadere anche il primato nella gara femminile. Partita subito a razzo, la 25enne keniana Hellen Mugo Wanjiku ha corso addirittura metà gara sul piede delle 2h20′, accumulando oltre 3′ di vantaggio sulle inseguitrici. Nel finale ha un po’ pagato dazio, ma ha concluso con un eccellente 2h27’16”, che ha polverizzato di 12′ il suo record ed è il terzo tempo mai corso a Carpi. Il record resta il 2h25’57” di Maria Guida nel 1999.

Gli atleti erano partiti alle 9,20 dalla Galleria Ferrari di Maranello, alla presenza del presidente del comitato organizzatore Ivano Barbolini e del sindaco della città Lucia Borsi, e sono arrivati sull’ormai consueto traguardo di Piazza Martiri a Carpi, attraversando anche i comuni di Formigine, Modena e Soliera.

La gara maschile

Le lepri ingaggiate dal responsabile top runners Vittorio Di Saverio hanno fatto un buon lavoro, transitando in 30’51” al 10° km e in 1h04’48” a metà gara. Al 28° km si è fermato l’ultimo pacemaker, il keniano Samson Bungei (curiosamente il fratello del campione olimpico 2008 degli 800 Wilfred). A quel punto si è subito involato un gruppetto di 5, sotto la spinta di Kosgei e Chumba: il primo a farne le spese è stato l’atleta con il miglior primato del lotto di partenti, Joshua Chelanga, 6° alla fine.

La prima azione importante è stata lanciata dal 24enne keniano Dikson Chumba, che dopo il 34° km è partito secco, correndo in 2’59” quei mille metri. Kosgei e l’etiope Abdullah Dawit Shami non gli hanno lasciato un metro. Poi al 39° km è stato proprio il campione mondiale della mezza maratona nel 2002 a contrattaccare, con allungo altrettanto secco e un parziale di 2’56”.

Kosgei ha accumulato subito una cinquantina di metri di vantaggio, che poi ha difeso bene nel finale. Chumba e Shami sono arrivati sul podio nell’ordine, entrambi migliorando nettamente il proprio primato personale: il keniano ha chiuso al 2° posto in 2h09’20”, Shami è arrivato 3° in 2h09’50”. Per la prima volta a Carpi tre atleti sono scesi sotto le 2h10′ nella stessa edizione. Alle loro spalle ottimo l’esordio del marocchino, per anni residente a Genova, Aziz Naji El Idrissi (4° in 2h11’09”). Il primo italiano al traguardo è stato Enzo Piacenza, 12° in 2h28’03”.

«Non avevo mai provato delle sensazioni così belle in una maratona – ha raccontato il vincitore all’arrivo – Questo mi dà grande fiducia per il futuro». Il keniano, sposato, con due figli, allenato dall’italiano Gabriele Nicola, pur avendo un personale di 2h09’15” non aveva mai vinto prima una maratona: soprattutto non era mai riuscito ad esprimersi al meglio, lui che vanta un incredibile 59’07” sulla mezza. «Devo ringraziare i pacemaker che hanno fatto un ottimo lavoro – ha continuato – Il resto lo ha fatto il percorso, che è bello e filante». «Era la mia seconda maratona, speravo di potermi migliorare così», ha invece detto Chumba, che è allenato da Claudio Berardelli e che prima di dedicarsi alla corsa a tempo pieno faceva il giardiniere per un vicino di casa a 15 dollari al mese.

La gara femminile

La prova femminile è invece stata un assolo della Wanjiku, partita ad un ritmo incredibile. La keniana è infatti passata in 16’20” al 5° km e addirittura in 32’33” al 10°, quando era in linea per correre addirittura in 2h17′. A metà gara ha stabilito nettamente il suo primato sui 21,097 km con 1h10’14”, ma poi ha cominciato a rallentare.

Dalle retrovie, con una è invece spuntata la sorpresa della 30enne lituana Diana Lobacevske, che a metà gara era solamente 6°, una ventina di secondi dietro il gruppetto delle inseguitrici. Al 30° km la lituana aveva già rosicchiato una decina di secondi, poi è avvenuto il sorpasso e con 2h28’03” ha migliorato di oltre 7′ il suo primato. Terzo posto, anche lei con record, per l’altra keniana Georgina Rono (2h30’55”).

«L’avevo pensata proprio così – ha scherzato la Wanjiku, che ha una bambina di 4 anni – la mia strategia è stata partire fortissimo e cercare di resistere il più possibile. Credo di poter correre ancora più forte». Contentissima anche la Lobacevske, che dopo aver lasciato l’agonismo nel 2002 per fare l’assistente sociale e dopo aver avuto una bambina nel 2004, un paio di anni fa ha ripreso a correre seriamente. «Sono contenta, ma ora mi prenderò una bella vacanza», ha detto con un enorme sorriso.

Le altre prove

Quest’anno, oltre alle ormai collaudate prove dedicate ad handbike, carrozzine, skiroll e skaters (a seguire i primi tre per ogni classifica), c’era anche l’esordio delle gare sulla mezza maratona e sui 30 km. Al Parco Ferrari di Modena, sui 21,097 km, si sono imposti Lorenzo Villa (1h09’44”) ed Elena Fratus (1h18’54”), mentre all’Appalto di Soliera i primi sono stati Enrico Vivian (1h43’10”) e Laura Ricci (2h02’04”).

Sui 30 km da segnalare il 3° posto tra le donne di Franca Fiacconi, presente anche come ambassador di Adidas, nuovo sponsor tecnico della Maratona d’Italia memorial Enzo Ferrari. «E’ stato molto bello rivedere queste strade, anche se quando gareggiai io c’era un altro percorso e si partiva da Carpi», ha ricordato l’atleta romana, che vinse nel 1996 con 2h28’22” e che oggi ha tagliato il traguardo in 2h09’16”.

TUTTE LE CLASSIFICHE

MARATONA – Arrivo Maschile

1. Paul Kosgei Malakwen (Ken) 2h09’00”

(record della corsa: prec. 2h09’09” Haron Toroitich, Ken, 2004)

2. Dickson Chumba (Ken) 2h09’20”

3. Abdullah Dawit Shami (Eti) 2h09’50”

4. Aziz Naji El Idrissi (Mar) 2h11’09”

5. Abraham Potongole (Ken) 2h11’39”

6. Joshua Chelanga Koech (Ken) 2h12’27”

7. Albert Kangor Kipngetich (Ken) 2h13’29”

8. Nahashon Kimaiyo (Ken) 2h14’23”

9. Abdelkim Kabbouri (Mar) 2h18’17”

10. Felix Kandie Kipchirchir (Ken) 2h19’06”

MARATONA – Arrivo Femminile

1. Hellen Mugo Wanjiku (Ken) 2h27’16”

2. Diana Lobacevske (Lit) 2h28’03”

3. Georgina Rono (Ken) 2h30’55”

4. Eleni Gebremehdin Gebrehiwot (Eti) 2h32’31”

5. Amelework Bosho Fekadu (Eti) 2h33’52”

6. Gladys Chebet (Ken) 2h34’14”

7. Daniela Tarnutzer (Svii) 2h51’44”

8. Giuseppina Chiolo (Ita) 2h57’02”

9. Alice Munafò (Ita) 2h57’11”

30 KM – Arrivo Maschile

1. Enrico Vivian (Ita) 1h43’10”

2. Guido Angilella (Ita) 1h52’52”

3. Daniele Novella (Ita) 1h55’54”

30 KM – Arrivo Femminile

1. Laura Ricci (Ita) 2h02’04”

2. Lisa Borzani (Ita) 2h03’23”

3. Franca Fiacconi (Ita) 2h09’16”

MEZZA MARATONA – Arrivo Maschile

1. Lorenzo Villa (Ita) 1h09’44”

2. Tommaso Manfredini (Ita) 1h10’45”

3. Matteo Campana (Ita) 1h11’31”

MEZZA MARATONA – Arrivo Femminile

1. Elena Fratus (Ita) 1h18’54”

2. Marta Bertaminc (Ita) 1h22’45”

3. Carmen Pigoni (Ita) 1h28’19”

SKATING MARATHON – Arrivo Maschile

1. Alessandro Gherardi (Ita) 1h11’34”

2. Marco Berti (Ita) 1h11’37”

3. Nicola Cannella (Ita) 1h12’56”

SKATING MARATHON – Arrivo Femminile

1. Barbara Orioli (Ita) 1h22’58”

2. Laura Milano (Ita) 1h54’14”

3. Maura De Alessandri (Ita) 2h33’08”

SKIROLL MARATHON – Arrivo Maschile

1. Carlo Ruggeri (Ita) 1h30’24”

2. Alessandro Galassini (Ita) 1h33’25”

3. Simone Musazzi (Ita) 1h33’26”

CARROZZINE OLIMPICHE – Arrivo Maschile

1. Gonzalo Valdovinos (Mex) 1h42’47”

HANDBIKE – Arrivo Maschile

1. Mauro Cratassa (Ita) 1h09’54”

2. Athos Libanore (Ita) 1h09’56”

3. Jan Tomanek (Cze) 1h09’56”

HANDBIKE – MARATHON – Arrivo Femminile

1. Francesca Fenocchio (Ita) 1h20’57”

2. Mirjana Ruznjak (Cro) 1h35’49”

3. Rita Cuccuru (Ita) 1h46’17”

Gli amatori

«Negli anni Sessanta marcavo Pascutti in allenamento. E ho fatto parte della rosa del settimo scudetto». Parla con orgorglio Enrico Serra, 65 anni, bolognese di San Giovanni in Persiceto, subito dopo aver tagliato il traguardo della Maratona d’Italia memorial Enzo Ferrari all’ultimo posto, 878° con il tempo di 5h46’05”. «Ero terzino, poi ho giocato anche nel Carpi e nel Sassuolo – continua – La maratona a Carpi l’ho corsa sempre tranne due anni per motivi di lavoro. Mi piace tantissimo e per questo cerco di non mancare mai».

Serra è stato l’ultimo ad arrivare in piazza Martiri tra i 979 atleti che hanno faticato lungo i canonici 42,195 km: nella gara podistica sono arrivati appunto in 878, i diversamente abili sono stati 35 (34 hand-bike e 1 carrozzina olimpica), gli skater 54 e gli ski-roller 12. A questi vanno aggiunti i 610 arrivati sul traguardo della mezza maratona a Modena e i 358 classificati della 30 km, per un totale complessivo di 1947 atleti impegnati oggi lungo le strade modenesi. Tanti anche i bambini che hanno partecipato alla «Kid6KidsRun».

«Questi numeri confermano che la scelta di introdurre la distanza della mezza maratona e dei 30 km è stata vincente – commenta soddisfatta Cristiana Barbolini, che guida il comitato organizzatore – Il colpo d’occhio a Maranello, con oltre 2 mila atleti al via, è stato straordinario».

Il più giovane atleta arrivato è stato il 21enne finlandese Panu Niskanen, capace di correre in 3h23’37”. Il più anziano è stato invece Alberigio Guicciardi, 80enne pensionato modenese, arrivato dopo 5h39’30”.

Era la XXIII edizione della Maratona d’Italia, ma anche la ventitreesima presenza a Carpi per Emilio Borghi. Il pensionato modenese, classe 1949, ha partecipato a tutte le edizioni della gara e anche oggi ha concluso con il tempo di 4h06’15”.

I primi tre atleti modenesi al traguardo sono stati Luca Gozzoli, di Spilamberto, consigliere provinciale e gran maestro della Consorteria dell’aceto balsamico tradizionale di Modena, 36° in 2h45’36”. Dietro di lui Massimo Iannicello (53° in 2h51’03”), primo carpigiano, e Fabio Roccato (54° in 2h51’23”). La prima modenese è stata Elena Neri, di Campogalliano, 110° in 3h01’25”. Oltre a Gozzoli, in gara c’era anche Stefano Vaccari, assessore allo Sport della Provincia di Modena, che ha corso la mezza maratona in 1h45’31”, classificandosi 281°.

La Maratona d’Italia memorial Enzo Ferrari ha inoltre portato fortuna a due maratoneti, che hanno vinto un biglietto di «Correre in crociera», viaggio nel Mediterraneo orientale organizzato dal mensile Correre, da MSC Crociere e da Ovunque Viaggi. Gli estratti sono stati l’americana Teri Looney e il modenese Fabrizio Polloni, di Marano sul Panaro. Sono stati sorteggiati anche ulteriori otto nominativi (quattro uomini e altrettante donne) che subentreranno in caso di rinuncia .

Lungo il percorso, a Baggiovara, ad accogliere i maratoneti c’era schierata anche l’intera squadra del Modena Calcio, in ritiro nel pre-partita della sfida con l’Albino Leffe.

E’ possibile scaricare testi ed immagini ad alta risoluzione dei comunicati stampa dal sito www.maratonaditalia.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.